Questa settimana si è rinnovato il direttivo di Wikimedia Italia. La maggior parte delle persone sarà portata a pensare “e che me ne fotte a me?”, ma io, dato che posso bullarmi di conoscere i tre quinti di suddetto direttivo, non posso passare oltre :). Inoltre, il 23 parlerò di un altro wikiqualcosa a Bassano: Wikisource (oltre che di altri spacciatori di libri liberi!).
Wikimedia? Ma non era WikiPedia?
A questi grandissimi b..urloni piace un sacco chiamare le cose con nomi vagamente simili: Wikimedia, Wikipedia, Wikidata, Wikisource, Wikiquote, Wikizionario, etc. etc.
Se fossi una brava grafica (che non sono) farei una comoda immagine che spiega i vari intrecci, ma, dato che sono più brava con le parole proverò a spiegarlo con un lungo pippone introduttivo (se lo saltate non mi offendo!).
Le basi: Wiki+qualcosa
Wiki
Nonostante quello che sembra, i responsabili della nominazione non sono dei pazzi, nè sono innamorati del suono ‘uichi’ (che ricorda tanto il uichend) :).
Il wiki è un sito web che permette ai propri utenti di aggiungere, modificare o cancellare contenuti attraverso un browser web […].
Si tratta in altre parole di una raccolta di documenti ipertestuali che viene aggiornata dai suoi stessi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso (contenuto generato dagli utenti), memorizzati normalmente su un database […]. Lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare le informazioni in modo collaborativo.
Il termine “wiki” indica anche il software wiki, il software collaborativo utilizzato per creare il sito web e il server web ospitante.
Defnizione dalla pagina Wiki di Wikipedia
Qualcosa
Il “qualcosa”, di solito, è la definizione di cosa si può aggiungere o modificare (wiki – quote: modifichiamo i quote, ossia le citazioni). Giusto per rendere le cose un po’ più complicate, a volte non significa niente (PEDIA?), a meno che non si segua l’assonanza del suffisso con il prefisso (insomma si legga tutto insieme): wiki – pedia > enciclo – pedia >AHNNNN! :).
L’organizzazione (da quello che ho capito)
Wikipedia funziona concettualmente come Google: quest’ultima è un’azienda e una piattaforma di servizi (search, mail, mappe, analytics, etc.). Noi li chiamiamo tutti Google, ma sono cose diverse. Non voglio dire che Wikipedia = Google, solo cercare di fare un paragone.
Quindi, seguendo il paragone, se Google Inc. è l’azienda a Mount View, Wikimedia è il suo corrispettivo (in Veneto si dice, el paròn – padrone – dei peri).
Wikimedia è un’organizzazione internazionale non-profit benefica il cui scopo è incoraggiare la crescita, lo sviluppo e la distribuzione di contenuti liberi, in molte lingue, e di fornire gratuitamente i progetti basati sul wiki al pubblico. Wikimedia Foundation gestisce alcuni dei più grandi progetti di collaborazione del mondo, inclusa Wikipedia, uno dei 10 siti più visitati al mondo.
Pensando a Google come servizio principale (motore di ricerca) e punto da cui accediamo agli atri servizi, Wikipedia fa più o meno lo stesso: è il progetto collaborativo primario curato da Wikimedia e ci permette di accedere agli altri servizi. Come per Google, anche per i wiki fratellini e sorelline della Pedia sono accessibili da link diretti (mail.google.com – it.wikisource.org).
Wikisource, finalmente
Wikisource, a mio modesto parere, è il wikifratellino più interessante per gli appassionati di libri.
Lo scopo di questo progetto è
di realizzare una biblioteca digitale dedita alla riproduzione e conservazione di testi editi.
Wikisource si pone come una biblioteca
- digitale
- libera
- wiki
L’essere aperto alle modifiche degli utenti è per il progetto un punto di forza che garantisce dinamicità e continua innovazione. Ogni aspetto della struttura, ogni convenzione di formattazione, ogni politica comunitaria può essere discussa, cambiata e migliorata. – Dalla pagina Cos’è Wikisource?
Tradotto in parole povere, Wikisource è una grande biblioteca digitale (si parla di versioni ebook di testi già pubblicati su carta), collaborativa (i materiali sono caricati e revisionati da qualsiasi persona abbia voglia di farlo) e libera (tutti i testi presenti sono nel pubblico dominio, cioè fuori da copyright; o con licenza CC-BY-SA, attribuzione e condividi allo stesso modo). Contiene solo TESTI, niente foto, video, musica: per quello c’è il progetto Wikimedia Commons.
10 motivi per cui secondo me Wikisource è importante
- Salva i libri dal dimenticatoio, il che permette la circolazione della cultura e ci sentiamo tutti un po’ più intelligenti;
- Ci sono quasi 150.000 pagine di contenuto: tanta carta trasformata in bit;
- Magari a me dei matematici italiani anteriori alla stampa, frega ben poco, ma qualcuno ci ha scritto una tesi di laurea. Il che signifca che il testo originale sui matematici non è andato perduto e la tesi è stata letta da qualcuno, oltre al relatore. Sono soddisfazioni!;
- Se partecipi alle letture, ti danno le medaglie (lo so che lo fa un affarino automaticamente e che non cambia la vita, ma sù bisogna godere delle piccole cose);
- Affidandosi al caso, si scoprono cose interessanti (cliccando “un libro a caso” sono finita nelle Opere di Galileo: al momento non me ne faccio nulla, ma quando ho preparato l’esame di Storia del pensiero scientifico mi avrebbe fatto risparmiare qualche euro);
- Il confronto con le opere originali. Il processo di inserimento di un testo in Wikisource, parte dalle scansioni originali dei testi (un file che si chiama dejavù e sì, lo ammetto, ho riso tanto per il .djvu): il che significa che tu vedi l’aspetto del libro di carta, oltre che il testo contenuto. Medium e messaggio sono entrambi esplicitati;
- E’ una community. I wikisourciani caricano libri, li rileggono insieme, creano nuovi tool per facilitarsi il lavoro, si incontrano al bar;
- Libri gratis;
- Libri liberi;
- Libri.
Ovviamente, non è tutto oro quel che luccica: essendo un progetto wiki (ossia comunitario) non è detto che la community abbia fatto le scelte nel modo in cui le faremmo noi. Un esempio? Per sapere quali e quante opere ci sono a SAL 100% (quanti libri, non solo pagine, sono stati completamente riletti e sono, quindi, al livello finale di digitalizzazione) ho smadonnato in più lingue di quante conosca e la soluzione è stata chiedere ai piani alti. Per me, è un’informazione fondamentale, per la community forse meno ;).
Devo dire, però, che sapere che c’è una community di preservatori del sapere mi fa stare bene: mette tutti noi un passo più lontani dai roghi di libri!
Vi ho convinto a fare un giro su Wikisource?